# IX. Seção: Da justificação ***35. Più che altri considera questo ordine delta giustificazione dell' uomo, più troverà acconcia la maniera scritturale di dire che Dio cuopre certi peccati o non gl' imputa. Infatti col battesimo non si distrugge la mala volontà naturale, ma le se n'aggiunge una sopranaturale, che cuopre per cost dire, la naturale, e impedisce che quella perds l'uomo. Onde il Salmista dice : Beati quelli, le iniquità dei quali furono rimesse, e i peccati de' quali furono coperti ; dove si fa la differenza fra le iniquità che si rimettono, e i peccati che si cuoprono, e sembra che per quelle si vogliano intendere le colpe attuaii e libere, e per questi i peccati non liberi di quelli che appartengono al popolo di Dio, e che pero non ne ricevono più danno alcuno. Trattato della coscienza morale, I. I, c. vi, a. 1.***
*Quo magis attenditur ordo justifcationis in homine, eo aptior apparet modus dicendi scripturalis, quod Deus peccata quædam tegit aut non imputat. - Juxta Psalmis tam (xxxi, 1) discrimen est inter iniquitates quæ remittuntur, et peccata quæ teguntur: illæ, ut videtur, sunt culpæ actuales et liberæ, hæc vero sunt peccata non libera eorum qui pertinent ad populum Dei, quibus propterea nullam afferunt nocumentum.* | Quanto mais se atenta à ordem da justificação no homem, mais se torna justo o discurso da Escritura, segundo o qual Deus cobre ou não imputa certos pecados. - Segundo o Salmista, há uma diferença entre as iniquidades que são perdoadas e os pecados que são cobertos. Aqueles, parece, são as faltas atuais e livres; estes, os pecados não livres daquelas pessoas que pertencem ao povo de Deus e que, por isso, não recebem delas nenhum dano. |